Cina. Che succede?

E’ agosto ma i mercati non dormono mai…ecco perché ritengo importante condividere alcune importanti nozioni rispetto alla volatilità legata alle vicende cinesi che in questi giorni tengono svegli i mercati.


Innanzi tutto “It’s not a problem“. Chiariamoci.


Vediamo di spiegare per bene.
Gli investitori di tutto il mondo hanno appreso in questi giorni, con comprensibile preoccupazione, come uno dei principali sviluppatori immobiliari cinesi, China Evergrande Group, (in crisi dal 2021, ve lo ricordate?) ha presentato “istanza di protezione dalla bancarotta”, negli Stati Uniti. Vediamoci più chiaro: la società ha chiesto protezione ai sensi del capitolo 15 del codice fallimentare degli Stati Uniti, che protegge le entità non statunitensi in fase di ristrutturazione dall’azione dei creditori che sperano di citarle in giudizio o di bloccare beni negli Stati Uniti. Niente di straordinario o fuori dai gangheri. Previsto pure dal codice civile.

L’iniziativa indica che la società si sta avvicinando alla fine del processo di ristrutturazione dopo molto tempo dai primi gravi problemi interni e rappresenta un percorso obbligato per la ristrutturazione del debito (per un totale di 31,7 miliardi di dollari) e non comporta per forza a una procedura di fallimento.

Contemporaneamente, altre importanti società immobiliari cinesi, tra cui Country Garden, stanno incontrando difficoltà a livello finanziario ed è quindi inevitabile che si siano diffusi timori che i problemi nel settore immobiliare cinese possano diffondersi ad altre parti dell’economia del Paese e di riflesso all’economia globale.

Se penso alla parola timore… ricordo che noi e l’America stando ai timori, anzi praticamente certezze, saremmo dovuti essere in recessione da oltre un anno 🙄🙄😉.

Rimanendo seri, alla luce di questo, ritengo doverose delle precisazioni e delle considerazioni perché nessuno si preoccupi inutilmente:

  • L’esposizione di Banca Mediolanum su queste realtà (immobiliare cinese) è nulla dal lato della tesoreria e non rilevante sui fondi in gestione.
  • Per sostenere la crescita della Cina 🇨🇳 la Banca Centrale Cinese ha abbassato, pochi giorni fa, il tassi per i prestiti a medio termine; una mossa che abbassa i costi di finanziamento delle banche per incoraggiarle a concedere più credito e a condizioni più favorevoli! Stupenda notizia!
  • Va ricordato che, al contrario dei principali Paesi occidentali, in Cina non vi è inflazione! l’ultimo dato di inflazione è risultato addirittura leggermente sotto lo zero.
  • In queste ore le autorità cinesi hanno annunciato misure atte a facilitare l’attività di negoziazione sui mercati azionari domestici, al fine di ravvivare l’attenzione degli investitori internazionali. Altra splendida notizia.
  • Rimane la Cina tra i primi nel mercato del lusso, ben più degli USA in questo periodo, segno che non si parla affatto di un contesto “povero“.
  • Rimane quella della Cina la prima economia al mondo per l’industria pesante (rappresentata dalla produzione di locomotive, trattori, aerei, automobili, macchinari per l’industria estrattiva e per la raffinazione del petrolio). Prima al mondo .

In conclusione, se è vero che la situazione dell’economia cinese in queste settimane merita attenzione, giova ricordare che una corretta diversificazione degli investimenti non può prescindere dalla seconda economia al Mondo e che i mercati azionari cinesi presentano livelli di valutazione a sconto rispetto agli altri principali listini, rimanendo intrinsechi quindi di ottime opportunità di acquisto a prezzi bassissimi.

Godiamoci quindi questi ultimi 10 giorni di agosto e di riposo.

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