Educazione finanziaria: qual è il mio compito nei tuoi confronti?

Quante parole si sentono e si leggono su questo tema, ma poi?

Sono convinta che il compito di educare debba partire da noi professionisti della consulenza finanziaria. Non basta solo parlarne: serve agire! Se tutti noi consulenti ci impegnassimo in questa direzione, credo che anche la nostra straordinaria Italia potrebbe fare un salto di qualità incredibile.

Leggi questo dato:

La ricchezza complessiva delle famiglie italiane era di circa 6.000 miliardi di euro nel 1998; oggi, dopo 25 anni, è cresciuta a circa 11.000 miliardi. Una crescita di poco più del 2% annuo, che comprende sia i risparmi accumulati che i rendimenti. Se togliamo i risparmi, il rendimento è ancora più basso.

Spesso quando parlo con le persone sento dire: i paesi nordici, quelli sì che sono “avanti”.

Bene, vediamo la Norvegia e il suo celebre fondo sovrano. Questo fondo gestisce la ricchezza del Paese con un rendimento medio annuo compreso tra il 6-7%. Questo è possibile grazie a un modello che combina una forte esposizione all’economia reale (oltre il 70% degli asset del fondo sono investiti in azioni) con un approccio di lunghissimo termine.

Facciamo assieme due conti. Se in Italia una maggiore cultura finanziaria avesse reso possibile una gestitone della ricchezza delle famiglie con un approccio simile, oggi la ricchezza complessiva sarebbe potuta arrivare a circa 29.000 miliardi di euro, quasi il triplo rispetto a oggi.

Immagina cosa significherebbe per il nostro Paese: più risorse disponibili per le famiglie, una crescita economica più solida, maggiore capacità di sostenere il welfare e le infrastrutture e la possibilità di investire nelle nuove generazioni. Tradotto, più opportunità per tutti noi.

Se vuoi approfondire, i dati e le performance del fondo sovrano norvegese sono disponibili qui: https://www.nbim.no/

L’educazione finanziaria quindi non è solo una questione personale, ma un acceleratore di sviluppo per l’intero Paese.

Non credi?
E tu, come stai “ragionando” nella gestione dei tuoi risparmi? Come un Italiano o come un Norvegese?

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