Cosa ci aspetta nel 2024?

Per prima cosa auguro a te, che mi leggi, un buon 2024 🙂

Condivido alcune informazioni decisamente importanti, di micro e macro economia, per cui serviranno circa 3 minuti di lettura.

Innanzitutto il 2024 sarà l’anno “più elettorale” di sempre: oltre 50 elezioni nel mondo, alle urne 76 Paesi.

Ebbene sì, quest’anno più di due miliardi di persone in quasi 50 Paesi andranno al voto, tra questi anche Russia, India, Messico, Regno Unito e alcune nazioni europee. In Italia si voterà per le regionali e le amministrative che coinvolgeranno circa 3.700 comuni.
Per essere più precisi, tra il 6 e il 9 giugno circa 400 milioni di elettori europei saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento Europeo: questa, signori, è considerata la più grande elezione democratica al mondo mai organizzata e coinvolge i 27 Stati membri. (L’Italia presenta 76 deputati). Sul tavolo temi cruciali come la ripresa economica, flussi migratori, politiche energetiche e gli accordi per garantire la stabilità finanziaria.


Il prossimo 5 novembre è atteso invece il voto negli 🇺🇸 Stati Uniti dove sono chiamati alle urne più di 160 milioni di elettori per scegliere il 60esimo presidente americano. Il nuovo inquilino della Casa Bianca resterà in carica come sappiamo per quattro anni. Anche se dopo la decisione della Corte Suprema del Colorado la presenza di Trump non è scontata, la sua eventuale vittoria potrebbe cambiare, sappiamo, l’atteggiamento geo-politico rispetto a conflitti come quello Russo-Ucraino, ma anche le scelte commerciali.
Quelle americane sono e rimangono tra tutte comunque le elezioni più significative a livello economico.

In Russia 🇷🇺 si vota il 17 marzo, tra pochissimo! La rielezione di Putin, che ha annunciato già la sua ricandidatura, appare ahimè scontata. PS sapevi che La Commissione elettorale centrale russa ha già respinto la richiesta della candidata pacifista Ekaterina Duntsova per partecipare alle elezioni presidenziali? 🙄😒

Subito dopo, tra aprile e maggio 2024 si terranno le elezioni in India🇮🇳. Saranno chiamati al voto più di 900 milioni di persone su una popolazione di 1,4 miliardi. Il primo ministro in carica Narendra Modi punta alla rielezione per il terzo mandato. Questo Paese, oltre ad essere considerato la più grande democrazia del mondo, rappresenta l’economia mondiale a crescita più veloce e compete con la Cina come hub manifatturiero globale.
Nutro personalmente Grandi aspettative in questo mercato.

Non c’è ancora una data precisa ma le elezioni nel Regno Unito 🇬🇧 sono attese per la primavera del 2024, ma potrebbero slittare anche in autunno quando si voterà pure in Austria 🇦🇹.

In marzo si voterà in Portogallo🇵🇹, in giugno in Belgio 🇧🇪 e in Messico 🇲🇽 dove alle urne sono chiamati circa 100 milioni di elettori per nominare il nuovo presidente. È la prima volta nella storia messicana che i due principali candidati sono donne: Claudia Sheinbaum Pardo, ex sindaca di Città del Messico e l’ex senatrice Xóchitl Gálvez.
In corso lo spoglio a Taiwan 🇹🇼 e dopo poco toccherà all’ 🇮🇷 Iran.

Questo contesto così ricco e impregnato di novità e slanci economici (campagne elettorali)deve inquadrare già ciò che ci aspetta in termini di “volatilità sotto data” ma anche di importanti impennate nel “post elezione“.

E il PIL? come si è chiuso il 2023?

Beh, alla fine del 2023, secondo le stime contenute nell’ultimo report Fondo Monetario Internazionale, l’economia mondiale ha un prodotto interno lordo (Pil) di circa 105 trilioni di dollari, ovvero 5 trilioni in più rispetto all’anno precedente.
Spiacente ma il mondo non si è fermato manco stavolta .😉

Tutti curiosi di sapere con il PIL come metro di misura quali sono i paesi più ricchi del mondo?
Detto, fatto:

  1. Stati Uniti. PIL nominale: 22,66 trilioni di dollari.
  2. Cina. PIL nominale: 16,64 trilioni di dollari.
  3. Giappone. PIL nominale: 5,38 trilioni di dollari.
  4. Germania. PIL nominale: 4,32 trilioni di dollari.
  5. Regno Unito. PIL nominale: 3,12 trilioni di dollari.

E di seguito in ordine: India, Francia e all’ottavo posto l’Italia! L’Italia 🇮🇹!


parlando di casa nostra …il mercato del lavoro che tanto ci interessa è atteso rimanere stabile sui livelli attuali e in salute, con un tasso di disoccupazione nel 2024 ancora in diminuzione fino a poco sopra il 7%. Il numero di occupati ha raggiunto i massimi storici ad agosto 2023 (circa 23,6 milioni), fornendo anche da questo fronte un sostegno alla domanda interna.
Niente, sta recessione non si vede manco col binocolo…

C’è comunque da dire che gli ultimi 12 mesi appena passati sono stati sfidanti per gli investitori, noi tutti compresi. Diversi Paesi si sono imbattuti nella prospettiva di stagflazione e paventata recessione, con le banche centrali che dopo un ciclo di rialzo dei tassi d’interesse (pazzesco e drammatico) hanno finalmente iniziato a domare l’inflazione nella seconda metà del 2023. Nel frattempo, i conflitti geopolitici hanno continuato senza sosta, dalla guerra tra Russia e Ucraina a quella in Medio Oriente.
L’anno appena concluso ha visto anche il rafforzamento dell’intelligenza artificiale (AI) come parte cruciale della narrazione tecnologica a lungo termine.

Devo comunque dire che per i mercati finanziari globali il 2023 è stato un anno eccezionale: l’S&P 500, il principale indice azionario statunitense, ha registrato un rendimento superiore al 30%, spinto in gran parte dai guadagni dei cosiddetti “Magnifici 7” titoli tecnologici (Apple, Alphabet, Tesla, Meta, Amazon, Microsoft e Nvidia). Il rally ha interessato anche l’azionario italiano, con l’indice FTSE Mib che ha messo a segno una delle migliori performance in Europa.

Un anno ricco di novità e sfide ci aspetta, come è sempre stato e sempre sarà, sono i nostri comportamenti che fanno e faranno la differenza.

Ad maiora semper 😉

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