Oggi ti chiedo attenzione… ci metto impegno e dedizione per poter riassumere concetti importanti e mi piacerebbe davvero potessero essere utili e sortire l’effetto desiderato, ovvero renderti il panorama oggettivo e farti abbandonare l’emotività che porta a paure del tutto insensate e prive di fondamenti concreti.
Concentriamoci.
Un’azione Nike nel 2020 costava 180 euro. Oggi costa 90 dollari. Un meno 50%.😱
Eppure Nike sta benissimo come azienda e con le Olimpiadi alle porte, ha l’acquolina in bocca.
Ma allora come mai?
Meno 50 nell’azionario = catastrofe, disastro assoluto, incubo .. no?
NO. 🙄
O meglio, non sempre. E NON ADESSO.
Seguimi. E ci tengo sia chiaro a chiunque.
Perché un risparmiatore oggi dovrebbe comprare nel e per il breve, azioni, se può serenamente a zero rischio, portare a casa un 5% annuo a tasso fisso? ⚠️
Apple, che è tra i primi 10 titoli al mondo, stacca lo 0,5.% di dividendi.
Un misero 0.5%.
Oggi si ha il 10% netto a 2 anni, garantito, con titoli di stato americani.
Un investitore qualsiasi, ma sopratutto di grande calibro, cosa sceglierebbe con la liquidità per il breve ?
Fatto questo primo passaggio, ovvero “L’azionario va lento o addirittura perde alcuni punti ultimamente, NON SIGNIFICA CHE NON È BUONO O NON VA BENE, ma solo che pochi ora comprano, perché è meglio stranamente in questo momento optare per titoli di stato“.
Ribadisco un altro concetto: i risultati buoni degli indici di borsa da gennaio sono stati sufficientemente drogati da pochi mastodontici titoli ( Amazon, Tesla, Apple, per fare degli esempi), che hanno visto una vertiginosa salita, non per l’economia generale che poco poco tutta tutta, è cresciuta.
Ergo, -2..-3%.. cos è???
Il niente del niente. Tutto normalissimo e del tutto senza conseguenze o motivazioni se non quelle appena descritte.
Con titoli di stato americani (quotano 280 trilioni definendosi il debito mondiale più grande al mondo), ripeto, al 5% netto in 12 mesi … tutti preferiscono, per certi versi più che saggiamente, questi prodotti per il breve e la prima diretta conseguenza che dovrebbe venirvi in mente e’ che chi li ha si arricchisce non poco, no?💰
..e persone ricche o più ricche sono un brutto stare per l’economia mondiale ?
NO.
Poi, fermi là. Per i più pessimisti aggiungo una riflessione, “border line” ma serve.
“Se si alzano ancora tassi si andrà in recessione sicuro “.
Così alcuni dicono (pure molti con cui parlo eh 🙄)
Enbe’, da professionista mi tocca dirti che se ci fosse una recessione, immediatamente i tassi si riabbasserebbero vertiginosamente, forse più prepotentemente di come si sono alzati.
E ciò non ti piace ? 🔝
Ricordati, per fare dei parallelismi, che con il dolore ci si attrezza e il dolore ingegna.
Anche in finanza e’ così.
Momenti duri creano le condizioni per generare nuove prospettive e nuovi orizzonti. Il mercato si evolve e cambia ma SEMPRE alla ricerca del +.. che a chiunque interessa.
Quindi, la recessione non c’è stata malgrado la si gufava dal covid, in nessuna parte del mondo ma una anche piccola recessione (PIL negativo, non indici -50% sia chiaro) farebbe subito risolvere il dramma tassi alti.
La vediamo ancora come una brutta bestia?
No.
Ultima piccola postilla.
Cina +2.14% venerdì scorso in chiusura. Basta poco per incentivare un processo ricostruttivo in questo paese. Diamole tempo. Solo tempo. I fondamentali li ha tutti in ordine e i tassi sono incredibilmente bassi lì.
La storia insegna, ma la nostra storia finanziaria siamo noi a farla.